E non sono più

C'è tempesta Stanotte
Corrono alcuni barattoli sul selciato...
Non ho mai visto il cielo azzurro

Una moneta se ne sta in terra
senza Valore
Non ho battaglie da vincere
e non c'è ragione per combattere

Apro gli occhi
e comprendo perché sono solo
e una casa mi aspetta
e nulla va come deve

Mi chiedo i perché
è non trovo risposte
non le trovo
se non nelle lacrime della notte

Le paure sono mie
e Dio è mio
Non ho mai visto il volto della saggezza
Non vedo  nemmeno i ricordi

Lo so perché vado a casa
Non me lo chiederò più
Aspetterò d'aprire  la porta
e d'accoglierti sorridente
padre
come se nulla fosse
come se ogni cosa  si potesse dipingere con l'amore
e null'altro

Come se il mare urlasse  la sua tristezza
sulla vuota spiaggia  della vita

Dove un bambino cerca mani che non sono più.

Lettura particolarmente coinvolgente. Commosso...
Coraggio Giancarlo!
Un abbraccio
Aurelio

Nonostante il dolore e i rimpianti della vita prevale l'amore, un posto speciale nel cuore per custodire i ricordi più belli. La porta del cuore per un padre resta sempre aperta e mando un abbraccio a quel bimbo che cerca mani che non sono più!

Spesso chi muore è più vicino di quanto non lo fosse da vivo.

Posso solo dirti stiamo vicini e camminiamo sotto braccio verso il cielo...Ed illudiamoci di andarci a riprendere la felicità-

Giggggi ha scritto:Posso solo dirti stiamo vicini e camminiamo sotto braccio verso il cielo...Ed illudiamoci di andarci a riprendere la felicità-

Penso si tratti di una Felicità di altro tipo rispetto a quella che cerchiamo qui.