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Incoerenza

2 partecipanti

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1Incoerenza Empty Incoerenza Mer Lug 14, 2021 2:26 pm

Licia

Licia
Mamma Orsa
Mamma Orsa

Incoerenza
D’accordo: lo so, sono incoerente.
Lo sono stato fin da prima di nascere perché nessuno mi voleva e io mi sono presentato nell’utero di mia madre già sfruttato da ben tre fratelli.
Un po’ è stata colpa anche sua perché è sempre stata una distrattona e si era dimenticata di comprare il preservativo.
Quanto a mio padre, lo sanno anche i sassi che è un passionale che fa tutto in fretta, senza valutare le conseguenze.
Comunque: mi sono presentato quando non avrei dovuto, facendo piangere e litigare mamma e papà.
Non è bello non sentirsi accolti con gridolini di felicità come capita di solito alle mamme che hanno appena comprato il test di gravidanza.
Io sono stato accolto tra insulti reciproci tipo “deficiente e cretino!”
Poi loro si sono rassegnati, ma qui salta fuori la mia incoerenza numero due. Sarei dovuto nascere femmina, non fosse altro che per le probabilità statistiche ma, anche e soprattutto, perché mia madre aveva sempre desiderato di avere una femminuccia da spupazzare e i tre maschi l’avevano portata, più volte, sulla soglia del suicidio.
Con l’andare dei mesi, si era convinta di avere pieno diritto ad avere dal Cielo (o da dove arrivano i bambini) una femmina e già le aveva attribuito il nome di Gioconda e se la coccolava, accarezzandola tramite la pancia.
Io gongolavo a quelle carezze materne non immaginando che fossero rivolte alla sua bimba e non al suo bambino.
Alla nascita si è chiarita la situazione. Pareva fosse colpa mia! Mi guardava con una faccia da schifata come se le fosse capitato per figlio uno scarafaggio.
Se avesse potuto tagliarmi quella escrescenza che faceva la differenza tra il suo sogno e la realtà, credo che l’avrebbe fatto volentieri.
Per vendicarsi, cominciò a vestirmi da femmina.
Aveva già confezionato un intero corredo di golfini rosa e me li infilava con una certa rabbia, repressa malamente.
Naturalmente il mio nome fu “Giocondo” e ciascuno si può immaginare in che cosa consista andare in giro vestito di rosa e con un nome del genere. Tutti quelli che incrociavano la mia carrozzina si complimentavano con mamma per quella bella bimba e lei non si prendeva la briga di smentire rettificando.
A un certo punto della crescita, mi sono ribellato facendo ben capire a tutti di essere un maschio, autentico e felice di esserlo. Eh insomma, ne avevo ben diritto no? Maschio ero e maschio mi sentivo.
Ma proprio qui salta fuori l’incoerenza tre.
Va bene, mi piaceva giocare con il pallone, fare a pugni con gli amici, mostrare i muscoli, assomigliare in tutto ai miei fratelli grandi ma…
Sì avete capito: c’è un ma.
Non mi piacevano le ragazzine. Neanche un po’.
Più che non piacermi, non mi interessavano proprio. I miei amici non facevano che parlarne. Del loro seno, delle gambe, degli occhi.
“La più bella è…”
“Ma quell’altra è ancora meglio!”
“Ma non ti guarda per niente”
“Me la sogno ogni notte che mi bacia sulla bocca”
“Ti accontenti di poco. Io vorrei ben altro”
Ma cosa volevano? Che se ne facevano di quelle quattro sciocchine starnazzanti come le oche di mia nonna? Ma vogliamo paragonare qualsiasi femmina ai maschi? Sarà colpa di mia madre che mi vestiva di rosa quando ero impotente a ribellarmi, ma ora odio tutto ciò che è femmina, le smorfiette, quel fare da gattine, le labbra tumide e sporgenti. Ma cosa ci trovano? Non fanno che parlare di sciocchezze: l’estetista, il parrucchiere, la manicure e altre balle del genere. Mi annoiano, ecco. A me piace parlare di calcio o di politica o di tante altre cose che succedono nel mondo. Vogliamo mettere mio padre con mia madre? Gli uomini sono seri e…anche affascinanti.
Sì l’ho detta tutta: li trovo affascinanti.
A questo punto, ecco il dubbio: sono per caso gay?
Beh, non ho molto del tipico gay ed è presto per capire. L’idea non mi spaventa. Anzi mi affascina. Ma se ai gay piacciono gli uomini un pochino effeminati, come io potrei piacere loro?
Tutto questo mi domandavo a quell’epoca, guardandomi allo specchio per valutare il mio tipo di bellezza. Sinceramente, non ero male e non lo dico per vantarmi. Nel raccontare la mia vita devo e voglio essere sincero: non ero male per niente. E la bellezza è una dote inconfutabile per uomini o donne che siano.
Le sciocchine mi guardavano spesso e questo mi dava fastidio. Era dunque la prova della mia omosessualità? Ne avrei parlato volentieri con un amico ma come avrebbe potuto prenderla?
Luigi era il mio preferito: alto, robusto, con un vocione già da uomo fatto. Sì mi piaceva e mi… attraeva. Però gli piacevano le ragazze e dunque non avevo alcuna speranza e, inoltre, magari, gli avrei potuto dare fastidio.
Comunque, mi pareva chiaro di essere gay. Sempre più chiaro, man mano che il tempo passava.
Volevo piacere, attrarre.
D’accordo, anche qui ho manifestato una certa incoerenza perché, dopo aver parlato delle femmine che curano eccessivamente il loro corpo, stavo facendo tale e quale.
Consultavo certe riviste di estetica. Curavo i capelli, le unghie, gli abiti. Guardavo negli occhi tutti i maschi che incontravo per spiare qualche segnale di gradimento.
Non avevo molto successo tuttavia.
Sì i miei amici mi stimavano, mi volevano bene ma non ho fatto scattare in alcuno una scintilla di qualche cosa che non fosse solo amicizia.
Me ne struggevo, mi arrabbiavo con me stesso. Consultavo manuali di psicologia del sesso. Da cosa si capisce di essere gay? E gay si nasce o si diventa? E come si può attrarre per poi manifestarsi?
E poi anche: che ne avrebbero pensato i miei genitori e i miei fratelli e lo zio prete e i miei amici?
Mi rendevo conto di stare cambiando atteggiamento, rimodulando la voce, perfino anche ancheggiando un poco. Ma non era questa una contraddizione con il mio amore per la mascolinità? Non mi piacevano le donne ma io, inconsciamente o volutamente, le imitavo.
Avevo perfino pensato di rivolgermi a uno psicologo, proprio io che avevo sempre odiato quei tipi là che si fanno pagare per stare ad ascoltare le cazzate. A proposito di incoerenza.
Ma poi non l’ho fatto perché nel frattempo ho dato un’ulteriore prova del mio essere incoerente.
Si va beh, mi vergogno a dirlo: mi sono stupidamente, perdutamente innamorato.
Se qualcuno mi sta leggendo si chiederà: di chi mai si sarà innamorato? Forse di quel Luigi che tanto ammirava?
Nooo! Rifletteteci un attimo. Un incoerente che cosa può fare se non sconcertare chi lo segue?
Bravi! Avete risposto giusto!
Mi sono innamorato di una donna!
Chiamarla donna è esagerato perché si tratta di una ragazzina che più femmina non si può: un piccolo, morbido seno, occhioni da cerbiatta, manine piccole e bianche, tutte da scaldare tra le mani di un uomo.
Ci faccio un’autentica malattia. Troppo giovane per me? Le piaccio o non le piaccio? Come posso dichiararmi? E se poi mi rifiuta?
Il pensiero di come potrei soffrirne mi trattiene dal farlo perché io, oltre ad essere incoerente, sono pure orgoglioso. Le mando qualche timido segnale che lei non recepisce.
Poi un giorno, all’improvviso, è lei a dichiararsi e mi rivela di avermi amato, nascostamente, fin dal primo incontro.
Bagno di felicità! Ci guazzo come un bimbo al suo primo bagno in mare.
Credo di sapere che cosa sia la felicità.
Prendete nota: ho detto “credo di sapere”, e capirete presto di che cosa si tratta.
Sono il più stupido e infelice degli uomini.
Ne parlo in casa e con gli amici. Parole e parole sulla qualità della ragazzina e del mio amore. Tutti mi approvano.
“Finalmente!”, dicono, “ci voleva! E noi che sospettavamo che tu fossi gay!”
Ma più parlavo e più mi disamoravo. L’ amore mi cadeva di dosso perdendo petali come da un pesco o da un ciliegio al primo vento di primavera.
Avevo smesso di amarla.
Non ne potete più di questa storia.
Vi capisco, fate bene, ma vi avevo avvisato subito sul tipo che andavate a incontrare. Noi incoerenti siamo fatti così e siamo i primi a non capirci.
La mia mamma e il mio papà mi amano come sono, forse perché sanno che è anche colpa loro se sono nato. E poi c’è il fatto dei golfini rosa.
Se volete sapere a che punto sono della mia storia non ve lo so dire. Boh!
.

A Genoveffa Frau piace questo messaggio.

2Incoerenza Empty Re: Incoerenza Gio Lug 15, 2021 3:15 pm

Genoveffa Frau

Genoveffa Frau
Master of Horse
Master of Horse

Quindi una lotta interiore tremenda cercando di capire cosa è, molte volte l'apparenza inganna o si vuole ingannare se stessi quando non si trovano risposte soddisfacenti, il tempo metterà a posto le idee e le tendenze, importante star bene con se stessi e di riflesso con gli altri!

3Incoerenza Empty Re: Incoerenza Gio Lug 15, 2021 4:14 pm

Licia

Licia
Mamma Orsa
Mamma Orsa

Mi è sembrato un tema adatto oggi mentre si tratta di sesso e di genere trans. Ho messo in evidenza la confusione mentale che porta a non capire bene i propri bisogni e le proprie tendenze e che dipende spesso da circostanze esterne e influssi culturali.

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