Il signor Io
E’ un grassone, ben nutrito, fin dalla nascita, da omaggi di ogni tipo. Tesoro mio ma quanto sei bello, e poi intelligente, affascinante e… tante altre cose golose come leccornie. Pian piano lui si innamora di sé . Si specchia di continuo e non ha neppure il tempo di guardarsi in giro a scoprire quell’altro personaggio che è il Tu. Non che non lo veda , ma non lo guarda, non lo osserva, non gli interessa se non in funzione propria. Praticamente non esiste se non come strumento o come specchio. A volte è pure noioso, decisamente scocciante. Non che non abbia niente da offrire. Regala merce molto interessante ma non si rende conto di non esistere in quanto “Tu”, Il “Tu” è un'altra cosa che esiste quanto l’Io.
Ah se quel grassone si accorgesse quanto è bello il Tu! Serve a fare il “Noi” che è il frutto dell’incontro tra Io e Tu.
L’Io da solo è solitudine, è sterilità. È delusione. A un certo punto della sua vita, quel grassone comincia a dimagrire. Mamma e papà sono morti e manca il foraggio per nutrirsi. E’ giunta l’ora di riconoscere il “Tu” che è l’altro da sé, il Diverso. Una specie di nuovo pianeta tutto da scoprire e a cui rivelarsi. Ed ecco che l’Io scopre la vita, quella vera, fatta di tanti “io” e di tanti “tu” e “noi” e “voi” e “loro”…
E’ un grassone, ben nutrito, fin dalla nascita, da omaggi di ogni tipo. Tesoro mio ma quanto sei bello, e poi intelligente, affascinante e… tante altre cose golose come leccornie. Pian piano lui si innamora di sé . Si specchia di continuo e non ha neppure il tempo di guardarsi in giro a scoprire quell’altro personaggio che è il Tu. Non che non lo veda , ma non lo guarda, non lo osserva, non gli interessa se non in funzione propria. Praticamente non esiste se non come strumento o come specchio. A volte è pure noioso, decisamente scocciante. Non che non abbia niente da offrire. Regala merce molto interessante ma non si rende conto di non esistere in quanto “Tu”, Il “Tu” è un'altra cosa che esiste quanto l’Io.
Ah se quel grassone si accorgesse quanto è bello il Tu! Serve a fare il “Noi” che è il frutto dell’incontro tra Io e Tu.
L’Io da solo è solitudine, è sterilità. È delusione. A un certo punto della sua vita, quel grassone comincia a dimagrire. Mamma e papà sono morti e manca il foraggio per nutrirsi. E’ giunta l’ora di riconoscere il “Tu” che è l’altro da sé, il Diverso. Una specie di nuovo pianeta tutto da scoprire e a cui rivelarsi. Ed ecco che l’Io scopre la vita, quella vera, fatta di tanti “io” e di tanti “tu” e “noi” e “voi” e “loro”…