Filava e cantava nei giorni la bella sirena
mentre l’arcobaleno la sua pelle tingeva.
Una sola nota intonava, altre giungevano
sulle ali del vento, sfuggendo al passato,
carico di profondo dolore e sconforto
intonando nuove armonie nel presente.
Avrebbe voluto sorvolare il cielo,
come aquila maestosa attenta a cogliere
frammenti di bontà e saggezza perduti
nel caos dei cambiamenti del tempo
ma non poté scegliere il suo destino.
Dovette accontentarsi del mare,
approdando talvolta sugli scogli
per filare e cantare ai naviganti
storie d’amore e magici incanti.
Aveva sfidato le ire dei marosi
incauti, prepotenti e mutevoli
per non abbandonare la sua casa
troppe volte aggredita dagli squali
che tutto volevano divorare
La sua tenacia era emersa chiara
in tutta la sua genuina interezza a difesa
di ciò che era stato scelto per lei,
donare un messaggio di pace e perdono
a tutti i naviganti della vita e del mondo
per viverlo e distribuirlo con amore.
Genoveffa Frauopere2021