L'ultima spiaggia

L’ultima spiaggia

Mare
salato al punto giusto
onda su onda
e gabbiani sulla cresta
e un lampione sulla battigia
che necrologio di se stesso illumina orme inesistenti.
Un cappellano gioca con le palette
facendo castelli si sabbia.
Un marcato vento penetra nei faraglioni irti.
Ecco tutto il granello contorcersi alla bufera
mentre una bufala solitaria bi vacca nella sabbia.
Latte amaro allattano i piccoli
cuccioli delle tempeste
genesi delle follie della natura.
S’ode lontano il canto della notte
tra sirene nude sugli scogli
e barcaroli arrapati che remano per raggiungerle
Poi… d’incanto arriva la quiete
e tutto tace sull’arenile
e orme nuove solcano le conchiglie
lasciando soffi d’anima
al passaggio dei piedi-
E lontano un relitto s’arena a riva
derelitto nel suo destino
e un bi vacco sposa una bi vacca
mentre un pastore da guardia
celebra la cerimonia abbaiando in tedesco.
Questo illumina un vecchio lampione
dipinto ricco di reminiscenze
folle di folle che vagano sui litorali della follia
e poi basta un malfattore con una fionda
per spegnere quell’ultima luce sulla spiaggia.

Come spesso capita a te, inizi con grande spirito romantico, poi quasi pentito, cedi all'amara risata