Arrivano i salvatori!
Quando sono arrivati gli alleati a Novara, io ero una bimbetta completamente digiuna di politica Sapevo solo che tutta la mia famiglia era felice per essersi sbarazzata dai tedeschi che, tra l’altro , avevano sequestrato la grande e bella casa di zia Pina e zio Giovanni per farsene il loro quartiere generale da dove emanavano gli ordini e governavano la città.
Mi ricordo la festa, ai bordi della strada principale, all’arrivo dei camion degli alleati e tutta la gente che applaudiva , agitando bandierine.
I rapporti con questi soldati divennero in breve ottimi. Erano affamati di famiglia e pieni di voglia di rendersi simpatici. Distribuivano ai bambini, per strada, le tipiche caramelle rotonde con buco e anche le famose gomme da masticare. Noi bambini ci recavamo presso le giostre e i soldati ci invitavano a salire con loro sugli autoscontri.
Non ricordo come i miei genitori fossero entrati in contatto personale e super amichevole con due di loro. Ne conservo ancora le foto lasciateci per ricordo. Venivano spesso a trovarci e a pranzare con noi, portandoci in dono ogni ben di Dio. Mi è rimasto il ricordo della polvere d’uovo ma anche della loro amicizia e simpatia.
La storia darà un giudizio su quanto è accaduto in quei tragici anni, ma gli esseri umani, pedine nelle mani dei manovratori, sono riusciti a fraternizzare tra di loro.
Quando sono arrivati gli alleati a Novara, io ero una bimbetta completamente digiuna di politica Sapevo solo che tutta la mia famiglia era felice per essersi sbarazzata dai tedeschi che, tra l’altro , avevano sequestrato la grande e bella casa di zia Pina e zio Giovanni per farsene il loro quartiere generale da dove emanavano gli ordini e governavano la città.
Mi ricordo la festa, ai bordi della strada principale, all’arrivo dei camion degli alleati e tutta la gente che applaudiva , agitando bandierine.
I rapporti con questi soldati divennero in breve ottimi. Erano affamati di famiglia e pieni di voglia di rendersi simpatici. Distribuivano ai bambini, per strada, le tipiche caramelle rotonde con buco e anche le famose gomme da masticare. Noi bambini ci recavamo presso le giostre e i soldati ci invitavano a salire con loro sugli autoscontri.
Non ricordo come i miei genitori fossero entrati in contatto personale e super amichevole con due di loro. Ne conservo ancora le foto lasciateci per ricordo. Venivano spesso a trovarci e a pranzare con noi, portandoci in dono ogni ben di Dio. Mi è rimasto il ricordo della polvere d’uovo ma anche della loro amicizia e simpatia.
La storia darà un giudizio su quanto è accaduto in quei tragici anni, ma gli esseri umani, pedine nelle mani dei manovratori, sono riusciti a fraternizzare tra di loro.