GLI INNAMORATI
Non so se qualcuno di voi ha mai provato ad avere in casa un figlio adolescente innamorato. Assicuro che non è facile per nessuno. L' adolescente è già di suo un problema. Ti fa sentire che tu al mondo sei di troppo. Quando ti va bene, perché il più volte, se vi incrociate per la casa, il suo sguardo vi attraversa e vi sentite fatto di aria. Gli psicologi hanno sempre sulla bocca lo stesso slogan : “dialogare”.
Ma bravi! Per dialogare bisogna essere in due se no sono prediche sulle quali gli adolescenti sputano non solo in senso metaforico.
Va bene che proprio quando siete alla disperazione e li date per persi loro, come ultima contraddizione, diventano all'improvviso dolcissimi. Sembrano di ritorno da chissà dove e ci abbracciano come ci si abbraccia all'aeroporto. Mah! Valli a capire!!
Comunque, il mio adolescente Marco è innamorato perso di una ragazzina. Lui crede che nessuno lo sappia, solo perché non ce ne ha parlato. Ma noi lo sappiamo tutti e in casa non si parla d'altro. Il suo nome è scritto in piccolo sui muri della stanzetta di Marco e il suo visetto, è sulle pagine dei libri di scuola,, sulla guida del telefono, perfino sul rotolo della carta igienica. Il guaio è, invece, che lei non sa niente perché Marco non ha il coraggio di dirglielo.
Ciononostante, lui aspetta sempre la telefonata che non arriva. Appena squilla il telefono si precipita ma, arrivato alla cornetta, si ferma perché non ha il coraggio di sopportare la delusione.
Ogni giorno le scrive una lettera lunghissima ma poi arrivato alla fine, la butta nel cestino.
Mia moglie sa tutto di quell'amore giovane e romantico attraverso le lettere che legge avidamente come se fossero dirette a lei.
“Senti, senti come è carino! Ma perché non le spedisce?”
“Lascialo stare, lascia che faccia quello che vuole. Non si sente pronto per l' amore”
“Ma non vedi che soffre? Sembra un cane bastonato”
Ma, a proposito di cane, ho pure il cane innamorato: ha scoperto, di recente, che sotto la coda, i suoi amici dei giardinetti non sono tutti uguali. Mentre prima si accontentava delle tre uscite al giorno ora uggiola, davanti alla porta, cercando di commuoverci. Nessuno lo capisce più di mio figlio. Spesso li trovo abbracciati, con l' occhio languido e la coda tra le gambe, come due poveri derelitti uniti da un avverso destino.
Non so fino a quando mia moglie resisterà alla tentazione di fare di testa sua: di prendere l' ultima delle lettere, di stirarla con il ferro e di spedirla a destinazione. Per fortuna però, per ora non ha l'indirizzo.
Ma! passerà anche questa! Quando i bambini sono piccoli hanno le malattie dei bambini, poi incominciano i problemi della scuola e poi l' amore, poi il posto di lavoro, poi il matrimonio, poi i figli con le malattie dei bambini, poi l' amore, poi...
“Marco! Vieni che ti racconto: sai quando ero innamorato della mamma ...”
Non so se qualcuno di voi ha mai provato ad avere in casa un figlio adolescente innamorato. Assicuro che non è facile per nessuno. L' adolescente è già di suo un problema. Ti fa sentire che tu al mondo sei di troppo. Quando ti va bene, perché il più volte, se vi incrociate per la casa, il suo sguardo vi attraversa e vi sentite fatto di aria. Gli psicologi hanno sempre sulla bocca lo stesso slogan : “dialogare”.
Ma bravi! Per dialogare bisogna essere in due se no sono prediche sulle quali gli adolescenti sputano non solo in senso metaforico.
Va bene che proprio quando siete alla disperazione e li date per persi loro, come ultima contraddizione, diventano all'improvviso dolcissimi. Sembrano di ritorno da chissà dove e ci abbracciano come ci si abbraccia all'aeroporto. Mah! Valli a capire!!
Comunque, il mio adolescente Marco è innamorato perso di una ragazzina. Lui crede che nessuno lo sappia, solo perché non ce ne ha parlato. Ma noi lo sappiamo tutti e in casa non si parla d'altro. Il suo nome è scritto in piccolo sui muri della stanzetta di Marco e il suo visetto, è sulle pagine dei libri di scuola,, sulla guida del telefono, perfino sul rotolo della carta igienica. Il guaio è, invece, che lei non sa niente perché Marco non ha il coraggio di dirglielo.
Ciononostante, lui aspetta sempre la telefonata che non arriva. Appena squilla il telefono si precipita ma, arrivato alla cornetta, si ferma perché non ha il coraggio di sopportare la delusione.
Ogni giorno le scrive una lettera lunghissima ma poi arrivato alla fine, la butta nel cestino.
Mia moglie sa tutto di quell'amore giovane e romantico attraverso le lettere che legge avidamente come se fossero dirette a lei.
“Senti, senti come è carino! Ma perché non le spedisce?”
“Lascialo stare, lascia che faccia quello che vuole. Non si sente pronto per l' amore”
“Ma non vedi che soffre? Sembra un cane bastonato”
Ma, a proposito di cane, ho pure il cane innamorato: ha scoperto, di recente, che sotto la coda, i suoi amici dei giardinetti non sono tutti uguali. Mentre prima si accontentava delle tre uscite al giorno ora uggiola, davanti alla porta, cercando di commuoverci. Nessuno lo capisce più di mio figlio. Spesso li trovo abbracciati, con l' occhio languido e la coda tra le gambe, come due poveri derelitti uniti da un avverso destino.
Non so fino a quando mia moglie resisterà alla tentazione di fare di testa sua: di prendere l' ultima delle lettere, di stirarla con il ferro e di spedirla a destinazione. Per fortuna però, per ora non ha l'indirizzo.
Ma! passerà anche questa! Quando i bambini sono piccoli hanno le malattie dei bambini, poi incominciano i problemi della scuola e poi l' amore, poi il posto di lavoro, poi il matrimonio, poi i figli con le malattie dei bambini, poi l' amore, poi...
“Marco! Vieni che ti racconto: sai quando ero innamorato della mamma ...”