La ninfetta e il tardone
Il signor X amava molto la sua mogliettina ma purtroppo, per lui e per lei, gli piacevano alquanto le ragazzine di primo pelo. Attrazione alla quale riusciva, più o meno, a resistere. Appunto: più o meno.
Fu per colpa del “meno”.
Si trattò di un’amica della figlia che frequentava la casa molto spesso e troppo volentieri. Era una specie di ninfetta dalla faccia ingenuamente maliziosa. Occhioni sempre sgranati, leggermene bovini, una boccuccia a ciliegina sulla torta. Un culetto, per l’amor di Dio lasciamo perdere… Lui, in effetti, avrebbe anche lasciato perdere ma il fatto è che lei non faceva che guardarlo come una bambina avrebbe guardato un cono di gelato ai tre sapori con un po’ di panna su. Forse per lei la panna erano quei capelli bianchi che, è vero che le ricordavano il nonno, ma la faccia che stava sotto, oh! Quella era un’altra cosa!
A questo punto, non si può negare che lui fosse bello e in quell’età nella quale la giovinezza, prima di andarsene definitivamente, spara gli ultimi colpi della seduzione, e la maturità di sguardo e di pensiero aggiunge molto fascino. Un cocktail micidiale per un giovane cuore aperto al primo amore.
E amore fu. Reciproco. Con madre e figlia che stavano a guardare, stupite, lo scambio di sguardi tra l’alba e il tramonto, tra il piccolo fiore appena sbocciato e il papavero rosso di un amore proibito e impossibile.
Ho detto impossibile? Dipende da quello che si intende per amore. La cronaca del fatto non registra, più o meno squallidi( data la situazione) rapporti di letto. Registra sguardi innamorati, sospiri di desiderio, sonni notturni disturbati da sogni peccaminosi, lievi carezze prolungate e qualche parola ambigua, caricata di significati non tanti reconditi.
Potremo dire che si trattò di adulterio? Si e no, dipende dai punti di vista. Io, che sono di manica larga rispetto ai criteri della mia generazione, sarei per assolvere entrambi gli amanti: la piccola ancora inesperta dei “fatti” di amore e lui, arrivato a quella età in cui si rimpiangono le prime delizie della vita : appunto le ragazzine un poco maliziose e maledettamente attraenti.
Il signor X amava molto la sua mogliettina ma purtroppo, per lui e per lei, gli piacevano alquanto le ragazzine di primo pelo. Attrazione alla quale riusciva, più o meno, a resistere. Appunto: più o meno.
Fu per colpa del “meno”.
Si trattò di un’amica della figlia che frequentava la casa molto spesso e troppo volentieri. Era una specie di ninfetta dalla faccia ingenuamente maliziosa. Occhioni sempre sgranati, leggermene bovini, una boccuccia a ciliegina sulla torta. Un culetto, per l’amor di Dio lasciamo perdere… Lui, in effetti, avrebbe anche lasciato perdere ma il fatto è che lei non faceva che guardarlo come una bambina avrebbe guardato un cono di gelato ai tre sapori con un po’ di panna su. Forse per lei la panna erano quei capelli bianchi che, è vero che le ricordavano il nonno, ma la faccia che stava sotto, oh! Quella era un’altra cosa!
A questo punto, non si può negare che lui fosse bello e in quell’età nella quale la giovinezza, prima di andarsene definitivamente, spara gli ultimi colpi della seduzione, e la maturità di sguardo e di pensiero aggiunge molto fascino. Un cocktail micidiale per un giovane cuore aperto al primo amore.
E amore fu. Reciproco. Con madre e figlia che stavano a guardare, stupite, lo scambio di sguardi tra l’alba e il tramonto, tra il piccolo fiore appena sbocciato e il papavero rosso di un amore proibito e impossibile.
Ho detto impossibile? Dipende da quello che si intende per amore. La cronaca del fatto non registra, più o meno squallidi( data la situazione) rapporti di letto. Registra sguardi innamorati, sospiri di desiderio, sonni notturni disturbati da sogni peccaminosi, lievi carezze prolungate e qualche parola ambigua, caricata di significati non tanti reconditi.
Potremo dire che si trattò di adulterio? Si e no, dipende dai punti di vista. Io, che sono di manica larga rispetto ai criteri della mia generazione, sarei per assolvere entrambi gli amanti: la piccola ancora inesperta dei “fatti” di amore e lui, arrivato a quella età in cui si rimpiangono le prime delizie della vita : appunto le ragazzine un poco maliziose e maledettamente attraenti.
