Conosco le strade dell’universo
Eravamo nel 1970 e io avevo tre anni.
Ogni estate la mia famiglia andava in vacanza e in quegli anni era consuetudine spostarsi in Toscana per trovare gli zii. Il viaggio dalla Puglia era lungo ed era la seconda volta che ci si spostava verso Monti, il paese dove abitavano i miei parenti.
L’anno prima avevamo compiuto lo stesso tragitto ma io non ricordavo assolutamente nulla del suo svolgimento…
Partimmo una sera d’agosto verso le undici con una cinquecento bianca, mia madre aveva sistemato dei cuscini sul sedile posteriore per far dormire me e mia sorella.
La visione di questa partenza è il ricordo più nitido che conservo oltre ad alcuni particolari dell’arrivo a destinazione.
Un episodio come tanti altri nella vita di chiunque e poi quel periodo storico vedeva e segnava la fine del grande boom economico del dopoguerra in Italia.
Quanti spostamenti in cinquecento ha vissuto il nostro Bel Paese.
La cosa che ancor oggi invece mi stupisce è il racconto che mi fa mia madre di quel viaggio avventuroso attraverso l’Appennino…
La cosa più strana fu che durante il tragitto io davo indicazioni precise a mio padre sulla strada da seguire e lo correggevo se imboccava una direzione sbagliata.
Mia madre ancor oggi si chiede e si stupisce di come io facessi a sapere alla perfezione il percorso da seguire, in fondo avevo solo tre anni...
Ma si sa, quando si nasce nell’universo nessuna strada è sconosciuta.
Eravamo nel 1970 e io avevo tre anni.
Ogni estate la mia famiglia andava in vacanza e in quegli anni era consuetudine spostarsi in Toscana per trovare gli zii. Il viaggio dalla Puglia era lungo ed era la seconda volta che ci si spostava verso Monti, il paese dove abitavano i miei parenti.
L’anno prima avevamo compiuto lo stesso tragitto ma io non ricordavo assolutamente nulla del suo svolgimento…
Partimmo una sera d’agosto verso le undici con una cinquecento bianca, mia madre aveva sistemato dei cuscini sul sedile posteriore per far dormire me e mia sorella.
La visione di questa partenza è il ricordo più nitido che conservo oltre ad alcuni particolari dell’arrivo a destinazione.
Un episodio come tanti altri nella vita di chiunque e poi quel periodo storico vedeva e segnava la fine del grande boom economico del dopoguerra in Italia.
Quanti spostamenti in cinquecento ha vissuto il nostro Bel Paese.
La cosa che ancor oggi invece mi stupisce è il racconto che mi fa mia madre di quel viaggio avventuroso attraverso l’Appennino…
La cosa più strana fu che durante il tragitto io davo indicazioni precise a mio padre sulla strada da seguire e lo correggevo se imboccava una direzione sbagliata.
Mia madre ancor oggi si chiede e si stupisce di come io facessi a sapere alla perfezione il percorso da seguire, in fondo avevo solo tre anni...
Ma si sa, quando si nasce nell’universo nessuna strada è sconosciuta.