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Cronache dal passato

3 partecipanti

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1Cronache dal passato Empty Cronache dal passato Mer Mag 12, 2021 1:28 pm

Giancarlo Gravili

Giancarlo Gravili
Admin Master & Commander
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Cronache del passato, da un articolo del giornale “The Time Died” di Boris Blubelle

«Sei nel camposanto, rassegna le dimissioni da uomo vivo e inizia a vivere da morto»

Questa era la scritta che accoglieva tutti i nuovi arrivati nel luogo delle anime sante, i cosiddetti destinati.
Un certo Jim Brons, detto il custode, li aspettava all’ingresso per far vedere loro il pezzo di terra spettante: un quadrato fresco fresco e umidiccio di humus rigenerante e ammuffante di batteri e vermi.
Jim era un uomo infaticabile, sempre a conoscenza dei novelli aspiranti defunti forniva loro tutte le indicazioni utili per ambientarsi il prima possibile alla nuova situazione.
Certo alcuni non riuscivano a trovare posto immediatamente per via del super affollamento ed erano costretti a fare la trafila d’attesa nella sala mortuaria ma il custode faceva di tutto per accontentare tutti, non mancavano poi le lamentele e Jim doveva sudare parecchio per calmare gli animi delle anime, tutti volevano avere subito il proprio appezzamento terriero.

«Io sono qui da tre giorni» sbraitava Elmett Brown, un vecchio maniscalco.
«E io ho passato ormai la settimana» ribatteva Jeremy Cod, un barbiere morto in un incidente stradale.»
«Calma, calma, c’è terra per tutti, ragazzi» anch’io quando arrivai qui aspettai venti anni e ora sono stato promosso a custode. Chi sa aspettare verrà premiato.»
«Accidenti, ho un occhio fuori dalle orbite e le dita della mano non hanno più la carne, se aspetto un altro po’ in questa sala mortuaria non mi rimane nemmeno il teschio» la voce roca e potente del signor Jonston, il notaio, tuonò dal fondo della stanza.
Intanto la situazione peggiorava sempre più, l’epidemia di malvagità che aveva colpito il mondo di là non accennava a diminuire e il numero delle anime in arrivo superava di molto quello delle anime destinate al secondo piano celeste del luogo delle anime sante.
Per poter accedere a tale passaggio di grado bisognava prima consumarsi interamente riducendosi in polvere.
I defunti con appezzamento venivano identificati con numero e data d’ingresso e le disposizioni erano che, a intervalli temporali programmati dall’arrivo, la bara dovesse essere ispezionata per constatare l’avvenuta polverizzazione e quindi il diritto al salto di categoria.
Jim, con meticoloso scrupolo, ogni giorno controllava nel database dell’ufficio amministrativo del camposanto le riaperture programmate e, una volta constatato la stato del defunto, provvedeva ad
aspirare con un aspirapolvere adatto il contenuto trovato che veniva riversato in singoli sacchetti etichettati con numeri corrispondenti, essi venivano poi spediti con un montacarichi al piano superiore.
L’aspettativa di non vita sino al consumo variava da individuo a individuo e i più meritevoli avevano diritto, una volta presa la forma polverosa, a essere mischiati con cinquanta grammi di baratalco, una polverina profumata che asciugava l’umido residuo della polvere stessa e che era considerata l’elemento principe per il passaggio, una specie di purificazione del corpo...

«Ehi tu, del sacchetto n°1 come ti butta?»
«Male amico sono allergico agli acari e non ti dico la sofferenza a stare chiuso in questo ridicolo sacchetto, ma tu, n°10, come ti chiami?»
«Non lo so, non ricordo, da quando mi sono polverizzato mi chiamano n°10»
«Ma dove ci mandano?»
«Aspettiamo e vedremo, anche perché nemmeno io lo so»

Intanto... Facendo un passo indietro, la protesta delle novelle anime s’animava sempre di più e, tra urla e spintoni, la situazione non era più gestibile.
«Vogliamo il nostro appezzamento, ci spetta di diritto, non potete farci aspettare quanto volete.» Vogliamo la terra e la vogliamo immediatamente altrimenti occuperemo il luogo delle anime sante a oltranza finché non ci avrete dato quello che ci spetta di diritto per morte»
«Padroni, ladroni... la terra ai morti proletari non ai ricchi mercenari. Padroni, ladroni… la terra è del popolo e non del padrone» un unico coro si alzava all’interno della sala mortuaria.

Jim non era in grado di gestire più quella brutta vicenda e, vistosi messo alle strette, fu costretto a far intervenire il ministero dei morti novelli informando con una mail il diretto superiore al grado inferiore.
«Signor segretario generale, con la presente intendo informarla della grave situazione in atto qui nel luogo della anime sante. I defunti novelli pretendono di avere l’appezzamento terriero immediatamente e minacciano di occupare il locale, dichiarandosi in assemblea permanente senza soluzione di continuità. La prego di inviare immediatamente codesta informativa al signor ministro Anghelicky Beatov affinché prenda le dovute e necessarie iniziative atte a sedare e reprimere tali iniziative che se poste in essere verrebbero a minacciare la stabilità sociale e le relative attività che attraverso essa vengono giornalmente esplicate»

Interno ministero

«Burty, venga qui immediatamente»
«Cosa devo fare signor ministro?»
«Ho appena ricevuto notizie di gravi scontri al luogo delle anime sante, provveda a informare il signor segretario generale delle forze animatedefuntenonarmate, è necessaria un’operazione coordinata con la PiaForzaePorta Via»

La repressione fu immediata e risolutiva, attraverso la paventata destinazione di vedere sparse le polveri future in una macchina con il quale si faceva il gelatoumanamentedefuntofresconondegno si convinsero i rivoltosi all’attesa paziente e silente del pezzo di terra con l’ulteriore promessa d’avere certamente a breve ciò che spettava loro per legge.

Un’operazione congiunta, comandata dal colonnello Mel Opotevidì, portò all’evacuazione totale con la forza delle anime novelle che furono deportate in massa nel Preossario delle Fosse Chiuse, dove scontarono una pena cumulativa generale di cento anni. Era compreso anche nella condanna l’obbligo di firma sulla lapide e l’impossibilità d’iscrizione a qualsiasi sigla sindacallapidaria.
Insomma le promesse fatte furono puntualmente disattese e i defunti freschi fregati e gabbati con coercizione.
Queste sono le vicende così come si svolsero in quei giorni tumultuosi al luogo della anime sante.

Cari amici lettori, questo articolo andò in pubblicazione in prima pagina, il 25 marzo del 4589 a firma di Boris Blubelle, storico capo redattore del nostro giornale. Con questa iniziativa vogliamo riproporre alcune vicende del passato all’attenzione dei nostri giovani lettori, affinché la memoria storica non muoia mai.

https://thejarofpoetry.forumattivo.com

2Cronache dal passato Empty Re: Cronache dal passato Mer Mag 12, 2021 3:48 pm

Licia

Licia
Mamma Orsa
Mamma Orsa

Idea originalissima come è tipico del super originale Gian.Come sempre accade con i pezzi suoi, non basta stupirsi ridere o sorridere ma riflettere sul senso recondito.

3Cronache dal passato Empty Re: Cronache dal passato Gio Mag 13, 2021 11:35 pm

Genoveffa Frau

Genoveffa Frau
Master of Horse
Master of Horse

Nelle prossime vite troveremo l'articolo sul giornale, anticipi sempre il futuro, neppure le anime possono riposare! O forse siamo ancora nel passato remoto  polverizzati e inscatolati!

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