La vita nova....Si si è lungo...Ma qualche volta la lunghezza è d'uopo ad una certa qualità in un sabato di solitudine che non finisce mai...
Aaaaoooohhhh...
Auro ha compiuto 76 anni, ed è un po inopinatamente scassatello.
Ma conserva imperterrito da sempre una parte del fanciullo che era... E non usa maschere...
E da questo settantaseiesimo anno parte il pensiero sulla VITA NOVA:
A chi non piacerebbe il vecchio "adagio" soprattutto tra coloro che come me attraversano la stagione lontana dalle radici della vita... Orientata ad ovest, piuttosto che ad est... Verso il tramonto?
Per l`innata pigrizia, o per l`attuale consumismo, ci piacerebbe trovarcela impacchettata la "vita nova", con su un bel fiocco rosa o celeste a seconda del destinatario/a.
Non per ricominciare tutto da capo, in quanto son convinto dell`unicità. Una vita per me basta ed avanza. Essa contiene in se tutte le opportunità e tutti i limiti possibili. Ritengo proprio inutile cercare nella quantità la perfezione: Più vite infatti, non vorrebbe dire migliori vite.
Per vita nuova di un vecchio, penso ad un qualcosa di meno eclatante di un ritorno all`indietro, o di qualche chimera tecnologica, che spinga a credere o a sperare in trapianti variamente biologici, capaci di ricostruire ad incastro, per pezzi o per cellule, un individuo un po sfibrato.
Mi affascina piuttosto l`idea che ci sia realmente per tutti la possibilità di scoprire una nuova vita, come si scopre un tesoro nascosto:
QUALCOSA CHE SI RIESCE FINALMENTE A SCORGERE GRAZIE AD UNO SGUARDO VERAMENTE SPECIALE. Come è capitato a me.
E MI PIACE PENSARE CHE L`ACUME DI QUESTO SGUARDO SIA IL RISULTATO DI UNA LUNGA VITA CHE, COME IL TEMPERINO FA CON LA MATITA, ABBIA AFFINATO LA VISTA DELL`ANIMA E DEL CORPO
In barba agli esasperanti estetismi corporei, chi è ricco d`anni sa che la vita viene da dentro e non da fuori. Dal cuore, dalla psiche, dallo spirito, a secondo di come ognuno di noi chiami quel mistero che abbiamo dentro;
Impalpabile, invisibile, ma estremamente vitale.
Ci sono vecchi che illuminano e trascinano quanti(pochi o tanti, non importa)stanno loro accanto, così come purtroppo ci sono giovani che non hanno la forza di sostenere nemmeno se stessi.
Che cos`è, dunque, che riesce a rendere vitale la vecchiaia come la gioventù? Che cosa può permettere a chiunque di vivere da un certo momento in modo nuovo?
Usando il nostro specifico una risposta c`è : L`esperienza.
Non bisogna dimenticare che la vita comincia come un regalo, ma diventa spesso e presto un`impresa.
Vivere è anche fatica ed aver voglia di ricominciare richiede una forte energia.
E quest`energia vitale dipende dall`intensità dei rapporti affettivi e spesso è proprio qui il vero problema:
CI ACCORGIAMO DI NON AVERE ABBASTANZA AMORE, nè da dare, nè da ricevere.
E L`ESPERIENZA DEL NON AMORE RISCHIA DI ESSERE NEGATIVAMENTE DETERMINANTE.
Noi vecchi sappiamo di non avere davanti a noi la parte più lunga della strada. Ma questo pensiero, invece di farci rabbrividire, deve essere il propellente per saper snidare quelle energie vitali spesso nascoste entro di noi.
Il tempo è poco?
Allora conviene, è necessario direi, è imprescindibile sfruttarlo bene.
Con tono categorico bisogna sapersi dire: "Ora o mai più".
Bisogna saper scegliere di vivere con forza nuova, piuttosto che trascinare vecchi pesi.
Che sia difficile è scontato...
Ma è altrettanto scontato che chi ne ha comunque viste e vissute tante,non si lasci stupire come un giovane imberbe!
Ed io vivo ancora ed amo ancora e vorrei che fosse per sempre.
Scusate sfoghi e pensieri d`un vecchio.
Auro Lezzi.
Aaaaoooohhhh...
Auro ha compiuto 76 anni, ed è un po inopinatamente scassatello.
Ma conserva imperterrito da sempre una parte del fanciullo che era... E non usa maschere...
E da questo settantaseiesimo anno parte il pensiero sulla VITA NOVA:
A chi non piacerebbe il vecchio "adagio" soprattutto tra coloro che come me attraversano la stagione lontana dalle radici della vita... Orientata ad ovest, piuttosto che ad est... Verso il tramonto?
Per l`innata pigrizia, o per l`attuale consumismo, ci piacerebbe trovarcela impacchettata la "vita nova", con su un bel fiocco rosa o celeste a seconda del destinatario/a.
Non per ricominciare tutto da capo, in quanto son convinto dell`unicità. Una vita per me basta ed avanza. Essa contiene in se tutte le opportunità e tutti i limiti possibili. Ritengo proprio inutile cercare nella quantità la perfezione: Più vite infatti, non vorrebbe dire migliori vite.
Per vita nuova di un vecchio, penso ad un qualcosa di meno eclatante di un ritorno all`indietro, o di qualche chimera tecnologica, che spinga a credere o a sperare in trapianti variamente biologici, capaci di ricostruire ad incastro, per pezzi o per cellule, un individuo un po sfibrato.
Mi affascina piuttosto l`idea che ci sia realmente per tutti la possibilità di scoprire una nuova vita, come si scopre un tesoro nascosto:
QUALCOSA CHE SI RIESCE FINALMENTE A SCORGERE GRAZIE AD UNO SGUARDO VERAMENTE SPECIALE. Come è capitato a me.
E MI PIACE PENSARE CHE L`ACUME DI QUESTO SGUARDO SIA IL RISULTATO DI UNA LUNGA VITA CHE, COME IL TEMPERINO FA CON LA MATITA, ABBIA AFFINATO LA VISTA DELL`ANIMA E DEL CORPO
In barba agli esasperanti estetismi corporei, chi è ricco d`anni sa che la vita viene da dentro e non da fuori. Dal cuore, dalla psiche, dallo spirito, a secondo di come ognuno di noi chiami quel mistero che abbiamo dentro;
Impalpabile, invisibile, ma estremamente vitale.
Ci sono vecchi che illuminano e trascinano quanti(pochi o tanti, non importa)stanno loro accanto, così come purtroppo ci sono giovani che non hanno la forza di sostenere nemmeno se stessi.
Che cos`è, dunque, che riesce a rendere vitale la vecchiaia come la gioventù? Che cosa può permettere a chiunque di vivere da un certo momento in modo nuovo?
Usando il nostro specifico una risposta c`è : L`esperienza.
Non bisogna dimenticare che la vita comincia come un regalo, ma diventa spesso e presto un`impresa.
Vivere è anche fatica ed aver voglia di ricominciare richiede una forte energia.
E quest`energia vitale dipende dall`intensità dei rapporti affettivi e spesso è proprio qui il vero problema:
CI ACCORGIAMO DI NON AVERE ABBASTANZA AMORE, nè da dare, nè da ricevere.
E L`ESPERIENZA DEL NON AMORE RISCHIA DI ESSERE NEGATIVAMENTE DETERMINANTE.
Noi vecchi sappiamo di non avere davanti a noi la parte più lunga della strada. Ma questo pensiero, invece di farci rabbrividire, deve essere il propellente per saper snidare quelle energie vitali spesso nascoste entro di noi.
Il tempo è poco?
Allora conviene, è necessario direi, è imprescindibile sfruttarlo bene.
Con tono categorico bisogna sapersi dire: "Ora o mai più".
Bisogna saper scegliere di vivere con forza nuova, piuttosto che trascinare vecchi pesi.
Che sia difficile è scontato...
Ma è altrettanto scontato che chi ne ha comunque viste e vissute tante,non si lasci stupire come un giovane imberbe!
Ed io vivo ancora ed amo ancora e vorrei che fosse per sempre.
Scusate sfoghi e pensieri d`un vecchio.
Auro Lezzi.