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Il randagio

2 partecipanti

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1Il randagio Empty Il randagio Gio Lug 08, 2021 5:50 pm

Licia

Licia
Mamma Orsa
Mamma Orsa

IL RANDAGIO

Proprio il giorno in cui rimasi vedova, tornando con il cuore a pezzi dal cimitero, trovai fuori dalla porta di casa, come se mi stesse aspettando, un grande cane peloso che appena mi vide cominciò ad uggiolare di gioia.
Essendo io stessa bisognosa di simpatia e di conforto, gli feci una carezza sul muso, pensando di congedarlo affettuosamente. Ma lui non si lasciò congedare così, su due piedi, e prese a graffiare il portone d’ingresso con una zampa. “Ho capito và, hai fame” gli dissi. Lo feci entrare e preparai una zuppa. La divorò in quattro bocconi e poi si sdraiò sul tappeto, proprio come uno che ha trovato la sua sistemazione definitiva, e cominciò a ronfare.
A quel punto, per cacciarlo via avrei dovuto solo prenderlo a calci, ma era l’ultima cosa al mondo che avrei potuto fare nello stato di prostrazione in cui mi trovavo.
Così mi rassegnai a tenerlo tutta la notte con me, pensando che in fondo almeno avrei avuto un po' di compagnia.
Mi ficcai sotto le coperte senza neppure mangiare, accesi il lume sul comodino e cominciai a leggere le lettere che mio marito mi aveva scritto durante il nostro fidanzamento. Non erano diverse da tutte le lettere d’amore che ogni uomo scrive alla propria fidanzata. Mi diceva che ero tanto bella e che lui mi amava più di ogni altra cosa al mondo e che era l’uomo più felice e fortunato sulla terra per avermi incontrata e faceva i progetti per il futuro: la nostra casa, i nostri bambini, tutto ciò che avremmo fatto insieme.
Le lacrime mi scendevano dagli occhi e diluivano l’inchiostro, macchiando di blu quelle vecchie pagine. Io sentivo in ogni parola scritta la sincerità del sentimento e rivivevo la gioia che mi avevano dato in quegli anni della mia giovinezza.
Ma passai dalle lacrime ai singhiozzi, leggendo e rileggendo una frase che mi parve una promessa solenne che in quel momento riceveva dalla circostanza tutto il suo valore. Il mio caro amore, nell’ultima delle sue lettere, giusto prima di sposarci, mi aveva scritto: “Ricordati che io non ti lascerò mai, per nessun motivo. Neanche la morte potrà separarci perché io troverò il modo di venire da te”.
Mordendo il cuscino per il dolore della separazione io dissi: “Dove sei ora, tesoro mio, dove sei?”
Mi rispose l’uggiolio del cane, che si era levato dal tappeto e mi guardava con uno sguardo intenso.
La luce della lampada da comodino lo illuminava in pieno e così notai, rabbrividendo, che i suoi occhi erano di colore diverso: uno nero ed uno azzurro, giusto come gli occhi strani di mio marito.

A Genoveffa Frau piace questo messaggio.

2Il randagio Empty Re: Il randagio Ven Lug 09, 2021 3:29 pm

Genoveffa Frau

Genoveffa Frau
Master of Horse
Master of Horse

Ci sono assenze che si manifestano con nuove presenze, io ci credo!

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