I silenzi sono più forti di me,
mastodonti mai estintisi del tutto.
Mi sovrastano nell’attimo ribelle
quando al loro posto cerco sonno.
Inizia così la dura processione
e una dietro l’altra le parole in coda
affilano le lettere, le vocali e i suoni
per arrivare pronte alle mie labbra.
Dovrei parlare con me stesso,
raccontarmi l’ultima amarezza
oppure favole, fiammanti favole,
che siano capaci d’addormentarmi.
Mi tiro su dal letto intatto.
Poi, robot, giro un po’ per casa
lisciando un gatto in terracotta,
andando alla ricerca di domani.
Da fuori, l’ambulanza mi consola
insieme all’acqua che ora scende.
I rumori del buio mi vogliono
come quelli del giorno : sveglio.
2007
(Antologia La Notte 2008 - Giulio Perrone Editore)