Anonimo, trovato tra vecchi ricordi anni quaranta

Un ciliegio fiorito e solitario
In questa tarda e fresca Primavera
Si gloria dei suoi rami bianchi e freschi…
Che mi dice? Crudele! : Mario Mario!
Ricorda!Gli occhi socchiudi e ricorda
Una strada solitaria; regno Maggio
Il verde e il colorato smuove il vento.
Amore è il paesaggio
Due cuor , due bocche ed una fiamma un bacio
...un tradimento, crudo tradimento
che un cuore ha spezzato,
Una vita ha travolto
Qui, t’ha condotto, a lungi desolato
Ed a lungo pensar,soffrir, temere
Di non più ritornare…
Maggio è vicino, Maggio ora ritorna
Né v’è speranza ancor, che mi consoli.
Ti potrò ancora amare
Mia desiata,rimpianta mia Oli?
Quando rosseggeranno le ciliegie
Su quella pianta ch’oggi è lì fiorita
dove sarai, tu, trascinato allor,
mio oscuro destino?
Dove condurrai docile la vita?
La condurrai ancor?
O la mia smania sarà allor finita?

Quanto è dolcemente triste, piena di domande di dubbi travolgente nel ricordo e figlia d'un tempo in cui i sentimenti facevano veramente pulsare il cuore. Grazie per averci fatto leggere questa bellissima lirica così vera..

Si può sempre perdonare e amare ancora e il ciliegio rifiorisce come la speranza fugando i dubbi, ma è bellissima la tua lirica Lycia, complimenti.

Non è mia ma di mio fratello nato nel 1926 e deceduto nel 2007. Risale agli anni quaranta.

In ogni modo è bellissima!