Il libro dei sapienti
Forte scuote la passione
mentre bevo la linfa
che scorre nelle vene.
Ha un sapore nero
il bianco candore della morte.
Ha un vestito scuro il manto che avvolge la luce.
Ha suono stridulo l'amore per la fine.
Dopo me il nulla sarà.
Non volti, non sguardi rivolti,
disinvolti,
sconvolti.
Non guarderà alcuno al sacello,
sfracello
del corpo,
disgusto mortale,
banale,
sacrale,
eppur normale.
Leggerà fra altri il ricordo
contorto,
immaginifico e immaginario
immaginato e dimenticato.
Tempo d'angusto essere,
essere angusto non tempra,
non costringe,
eppur costretto in forma non voluta,
desiderata,
agognata,
ripudiata,
odiata,
amata.
Or discerni tu al di là
senza soluzione,
tocchi, non percependo.
Non sai,
mai saprai.
Spengi un lume per me,
spengilo e sfoglia il libro dei sapienti
fallo per me
ancora una volta,
ancora e ancora
finché non darà il giudizio suo.
Forte scuote la passione
mentre bevo la linfa
che scorre nelle vene.
Ha un sapore nero
il bianco candore della morte.
Ha un vestito scuro il manto che avvolge la luce.
Ha suono stridulo l'amore per la fine.
Dopo me il nulla sarà.
Non volti, non sguardi rivolti,
disinvolti,
sconvolti.
Non guarderà alcuno al sacello,
sfracello
del corpo,
disgusto mortale,
banale,
sacrale,
eppur normale.
Leggerà fra altri il ricordo
contorto,
immaginifico e immaginario
immaginato e dimenticato.
Tempo d'angusto essere,
essere angusto non tempra,
non costringe,
eppur costretto in forma non voluta,
desiderata,
agognata,
ripudiata,
odiata,
amata.
Or discerni tu al di là
senza soluzione,
tocchi, non percependo.
Non sai,
mai saprai.
Spengi un lume per me,
spengilo e sfoglia il libro dei sapienti
fallo per me
ancora una volta,
ancora e ancora
finché non darà il giudizio suo.