Questa strana storia trova le sue origini nel 1790 in una abbazia di un'isola che non possiamo menzionare per non mettere a rischio coloro che fino ai giorni nostri hanno ereditato ciò che è giunto a compimento oggi più di allora.
Un vecchio monaco appassionato di occulto viene in possesso di un'antica pergamena con innumerevoli simboli che con paziente entusiasmo riesce a decifrare nell'arco di un decennio...
Ciò che scoprì fu talmente sconvolgente che decise di mantenere il segreto e di nascondere la pergamena e la sua scoperta seppellendola in una vecchia cripta dove giaceva un suo predecessore morto in circostanze misteriose da oltre mezzo secolo.
Nessuno avrebbe osato profanare quella cripta che restava celata nelle segrete dell'abbazia, gli altri confratelli non né erano a conoscenza eccetto due monaci anziani che a stento ricordavano i loro nomi.
Il segreto era al sicuro, sfregandosi le mani soddisfatto si ritirò nella sua cella.
Quella stessa notte morì nel sonno.
Mille e duecentoventicinque anni trascorsero da allora e per qualche misterioso motivo la pergamena giunse in Italia.
Alcuni personaggi eredi dell'abbazia, nati da relazioni incestuose, non comprendendo il valore della pergamena la scambiarono in cambio di sesso sfrenato a lunga scadenza.
Ai loro desideri dovevano sottostare giovani fanciulle o fanciulli illibati, reclutati da individui senza scrupoli che poi li cedevano alle voglie perverse dei nuovi mostri del momento.
La pergamena e il segreto celato cosi passò di mano in mano fino a giungere a un collezionista di opere d'arte e antiche preziosità.
Da quando era giunta in Italia, in questo caso in una provincia lombarda, si erano succedute delle strane combinazioni d'incidenti inspiegabili.
Il primo caso fu di un appassionato motociclista che scomparve improvvisamente mentre rientrava dal lavoro.
Uno schianto terribile contro un furgone apparso dal nulla e il povero in sella al bolide sbalzato lontano e nonostante indossasse il casco, morì sul colpo, del furgone neppure l'ombra, scomparso.
Dopo i rilievi del caso la polizia parlò di incidente fortuito e archiviò il caso nonostante le proteste dei testimoni che assistettero al fatto.
Strane presenze in città iniziarono a manifestarsi.
Convegno di scrittura pochi mesi dopo...
Un omonimo del motociclista defunto partecipa come autore alla conferenza e si presenta con un fornito elenco di attestati e riconoscimenti.
Stesso nome e cognome e città di residenza, con professione differente, l'autore era un insegnante laureato.
Intanto la pergamena perdeva qualcosa, dodici simboli scomparvero lasciando l'ombra ingiallita di ciò che decifrato era un nome e cognome.
Cimiteri di adiacenti città giorni dopo...
Lapidi depredate di targhe e relativi nomi e date di decesso.
Ogni nome scomparso come per magia ricompare come autore letterario e la pergamena continua a perdere simboli.
Un detective privato al servizio del facoltoso collezionista, venne incaricato di scoprire la causa e le origini di tutte quelle stranezze. Circolavano da un po' di tempo voci su libri e autori emersi improvvisamente dal nulla e come conseguenza nello stesso giorno la pergamena perdeva qualcosa, troppe coincidenze portavano una quasi certa prova.
Titoli farlocchi e nomi depredati aumentavano a dismisura, il detective aveva individuato il delinquente che si spacciava per scrittore.
Il cerchio pian piano si stringeva e il colpevole convinto di essere in una botte di ferro cominciava a compiere passi falsi.
Venne analizzato il comportamento del balordo e si venne alla conclusione che era un bastardo concepito da madre snaturata, battona e padre sconosciuto.
Affetto da disturbi del comportamento, ossessionato dalla figura materna, aveva nutrito amore e odio quando ancora era in vita fino a santificarla dopo la sua morte.
Le sue manie pian piano si erano trasformate in ossessive azioni persecutorie verso coloro che erano più bravi di lui e al contempo li derubava dei manoscritti, poesie o racconti di vario genere.
Cambiava qualche termine ma i concetti erano maledettamente identici.
Plagio, incursioni e furti informatici, telefoni e messaggi spiati.
Ce n'era abbastanza per farlo finire in galera.
La trappola era pronta e il pesce avrebbe abboccato, prima che la pergamena perdesse tutti i simboli
si sarebbe chiusa questa brutta faccenda.
Genoveffa Frauopere2021
Un vecchio monaco appassionato di occulto viene in possesso di un'antica pergamena con innumerevoli simboli che con paziente entusiasmo riesce a decifrare nell'arco di un decennio...
Ciò che scoprì fu talmente sconvolgente che decise di mantenere il segreto e di nascondere la pergamena e la sua scoperta seppellendola in una vecchia cripta dove giaceva un suo predecessore morto in circostanze misteriose da oltre mezzo secolo.
Nessuno avrebbe osato profanare quella cripta che restava celata nelle segrete dell'abbazia, gli altri confratelli non né erano a conoscenza eccetto due monaci anziani che a stento ricordavano i loro nomi.
Il segreto era al sicuro, sfregandosi le mani soddisfatto si ritirò nella sua cella.
Quella stessa notte morì nel sonno.
Mille e duecentoventicinque anni trascorsero da allora e per qualche misterioso motivo la pergamena giunse in Italia.
Alcuni personaggi eredi dell'abbazia, nati da relazioni incestuose, non comprendendo il valore della pergamena la scambiarono in cambio di sesso sfrenato a lunga scadenza.
Ai loro desideri dovevano sottostare giovani fanciulle o fanciulli illibati, reclutati da individui senza scrupoli che poi li cedevano alle voglie perverse dei nuovi mostri del momento.
La pergamena e il segreto celato cosi passò di mano in mano fino a giungere a un collezionista di opere d'arte e antiche preziosità.
Da quando era giunta in Italia, in questo caso in una provincia lombarda, si erano succedute delle strane combinazioni d'incidenti inspiegabili.
Il primo caso fu di un appassionato motociclista che scomparve improvvisamente mentre rientrava dal lavoro.
Uno schianto terribile contro un furgone apparso dal nulla e il povero in sella al bolide sbalzato lontano e nonostante indossasse il casco, morì sul colpo, del furgone neppure l'ombra, scomparso.
Dopo i rilievi del caso la polizia parlò di incidente fortuito e archiviò il caso nonostante le proteste dei testimoni che assistettero al fatto.
Strane presenze in città iniziarono a manifestarsi.
Convegno di scrittura pochi mesi dopo...
Un omonimo del motociclista defunto partecipa come autore alla conferenza e si presenta con un fornito elenco di attestati e riconoscimenti.
Stesso nome e cognome e città di residenza, con professione differente, l'autore era un insegnante laureato.
Intanto la pergamena perdeva qualcosa, dodici simboli scomparvero lasciando l'ombra ingiallita di ciò che decifrato era un nome e cognome.
Cimiteri di adiacenti città giorni dopo...
Lapidi depredate di targhe e relativi nomi e date di decesso.
Ogni nome scomparso come per magia ricompare come autore letterario e la pergamena continua a perdere simboli.
Un detective privato al servizio del facoltoso collezionista, venne incaricato di scoprire la causa e le origini di tutte quelle stranezze. Circolavano da un po' di tempo voci su libri e autori emersi improvvisamente dal nulla e come conseguenza nello stesso giorno la pergamena perdeva qualcosa, troppe coincidenze portavano una quasi certa prova.
Titoli farlocchi e nomi depredati aumentavano a dismisura, il detective aveva individuato il delinquente che si spacciava per scrittore.
Il cerchio pian piano si stringeva e il colpevole convinto di essere in una botte di ferro cominciava a compiere passi falsi.
Venne analizzato il comportamento del balordo e si venne alla conclusione che era un bastardo concepito da madre snaturata, battona e padre sconosciuto.
Affetto da disturbi del comportamento, ossessionato dalla figura materna, aveva nutrito amore e odio quando ancora era in vita fino a santificarla dopo la sua morte.
Le sue manie pian piano si erano trasformate in ossessive azioni persecutorie verso coloro che erano più bravi di lui e al contempo li derubava dei manoscritti, poesie o racconti di vario genere.
Cambiava qualche termine ma i concetti erano maledettamente identici.
Plagio, incursioni e furti informatici, telefoni e messaggi spiati.
Ce n'era abbastanza per farlo finire in galera.
La trappola era pronta e il pesce avrebbe abboccato, prima che la pergamena perdesse tutti i simboli
si sarebbe chiusa questa brutta faccenda.
Genoveffa Frauopere2021