Del desco tralascio il gusto
onne poter in virtù
reporre coscienza e veritade.
Posto in cinta de li pensieri,
scorgo nel dimani solo beltade,
che nel fondo dello spirto son veritieri.
Magnitudo d'omini usi sono nel verbo,
non del sole aprono raggi,
com'io in cor tutto serbo
sanza prendere fatui vantaggi.
Guida li passi anima gentile
in verso dove ragion dorme,
redigi lumi non del vile,
guida sentieri in giuste orme.
Quanto d'esser mondo di piume,
adorno e spoglio di falso orbello,
cedo mente allo scorrere del fiume
slego fumi del pesante fardello.
Chiederommi venir meco,
nel peregrino mio andare,
speme e fortitudo come forte eco
non ceste rette da uso volgare.
Tu che sie alma e diniego,
ascolta musa d'ancestrale risveglio,
ripiega l'ali in quello che priego.
Lodi e onori diffondi al meglio.
Fue nel crepuscolo paura vana
di non riporre incauto ardore
lessi me con mesto stupore,
riponendo in mano il vero dolore.
E or che il cammino è compiuto
non voglio posare inchiostro,
ma cantare rime in aria di liuto
volteggiando penne in parvo chiostro.
onne poter in virtù
reporre coscienza e veritade.
Posto in cinta de li pensieri,
scorgo nel dimani solo beltade,
che nel fondo dello spirto son veritieri.
Magnitudo d'omini usi sono nel verbo,
non del sole aprono raggi,
com'io in cor tutto serbo
sanza prendere fatui vantaggi.
Guida li passi anima gentile
in verso dove ragion dorme,
redigi lumi non del vile,
guida sentieri in giuste orme.
Quanto d'esser mondo di piume,
adorno e spoglio di falso orbello,
cedo mente allo scorrere del fiume
slego fumi del pesante fardello.
Chiederommi venir meco,
nel peregrino mio andare,
speme e fortitudo come forte eco
non ceste rette da uso volgare.
Tu che sie alma e diniego,
ascolta musa d'ancestrale risveglio,
ripiega l'ali in quello che priego.
Lodi e onori diffondi al meglio.
Fue nel crepuscolo paura vana
di non riporre incauto ardore
lessi me con mesto stupore,
riponendo in mano il vero dolore.
E or che il cammino è compiuto
non voglio posare inchiostro,
ma cantare rime in aria di liuto
volteggiando penne in parvo chiostro.