The Jar of Poetry


Unisciti al forum, è facile e veloce

The Jar of Poetry
The Jar of Poetry
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
The Jar of Poetry

Forum di scrittura, qui potrai descrivere le tue emozioni con poesie e racconti. Lascia libera l'anima di raccontare chi sei


Non sei connesso Connettiti o registrati

La cena delle streghe

2 partecipanti

Andare in basso  Messaggio [Pagina 1 di 1]

1La cena delle streghe Empty La cena delle streghe Gio Ott 14, 2021 2:27 pm

Genoveffa Frau

Genoveffa Frau
Master of Horse
Master of Horse

La cena delle streghe

Notte di suoni e nel rumore tace il brusio dell’anima e i lumi divengono lucciole che illuminano le tombe.
Dorme il custode dei marmi, sveglie le figure che passeggiano nei vialetti fra l’oscurità e il baluginare delle fiammelle che paiono seguire con la luce le movenze dell’etereo.
Parrebbe una visione tranquilla d’una dimensione invisibile che si manifesta dentro il pensiero eppure... anche le visioni possono agire e divenire flauti che soffiano sinfonie e non sempre esse sono note di bellezza musicale.

Temusciul versa il ghotar nel baccello del sigillo mentre Ghedrunde sputa nel pozzo dei morti non morti sfuggiti al libro di Osiris.

«Depunde malus etru nopische mattari senquile secunde optime lapille, otii et malleoli brughinti pipitoni serprine versu in hoc cista sicut melluo animae vivendi capere»

«Ghedrunde non esagerare con quel liquido potresti ottenere un effetto incontrollato se userai male il tutto, ricorda gli insegnamenti di Mofirio che sempre bilanciava le pozioni con semelle di opalia defuns. L’effetto obliotico sul composto di tali elementi garantisce sempre un restringimento dell’incontrollabile a favore di oblii potenzialmente controllabili da noi oltremondi»

«Potresti avere ragione Temisciul, dovrò ricalibrare la pozione, beh ci penserò con calma ora devo andare di là fra i vivi, tra poco sorgerà il sole e io interpreterò la parte di una donna viva che tutti giudicano come una talmente buona da meritarsi il Paradiso, se sapessero...»

«Non fare sempre di testa tua mi raccomando che poi la lavata di testa del capo me la becco io e sai di cosa parlo, quando ci si mette Mezzinfero non fa sconti a nessuno e poi ti toccano mille secoli di pulitura dei tripodi propiziatori»

«Non preoccuparti farò la buona!»

«Sempre la solita, non hai nulla di maligno all’apparenza tu, potresti veramente rinasce come un angioletto bello bello»

«Va beh, anche tu non scherzi a sagacia. A proposito ricorda di fare un po’ di spesa per la cena annuale delle streghe, domani sera non dobbiamo fare la solita figura di pezzenti come ogni anno che poi le amiche se la ridono e mi raccomando ritira in sporcheria il vestito che indossavi al tuo funerale, quello si che è schifoso al punto giusto e cambia quel dopobarba orripilante che usi sempre; passa da Desepultus e prendi una bella essenza di fungu mortus che a me piace tantissimo»

«Ho capito non piaccio alle tue colleghe, vorrei vedere quando mai si sono distinti i loro mariti che all’aspetto sono tutti santarellini»

«Senti belloccio de mamma ora non ho tempo da perdere e poi sono stufa di sentirmi parlare dietro dalle mie colleghe sul tuo alito profumato e su come ti tiri tutto in ghingheri ad ogni cena della nostra associazione»

Intanto qualche fiammella spruzza un po’ di cera sulla lapide del vicino loculo di sotto…

«Egregio Ceroso Calare Mariotto l’avevo già pregata di usare un lumino più alto, non ne posso più della sua cera che mi inzozza tutta la mia bella foto, le avevo detto che mi sarei rivolto all’avvocato Mortens se non avesse risolto questo problema di annosa provenienza. Basta non tollerò più che il suo lumino combini ogni volta sto macello sula mia lapide, basta e quando dico basta dico basta»

«Ecco è arrivato il santarellino, quello la cui moglie, ogni volta che viene a trovarlo, frega i fiori dal mio vasetto e li mette guarda caso al bel maritino defunto. La prossima volta le farò prendere un tale spavento che ci rimarrà secca come una foglia d’autunno»

«Non ci provi nemmeno emerito defunto in prova Armeno Primastavobenin, lei scherza con i morti. Si ricordi che la sua anima è in prova e non è detto che non debba reincarnarsi al più presto magari in qualche lucertola… Ho sentito girare certe cose su di lei...»

«Senta amico, facciamo una cosa tolleriamo a vicenda che forse è meglio e non se ne parli più che poi sono stufo di fare tutto sto bailamme in questo luogo di apparente eterno riposo»

«D’accordo, stretta di scheletro?»
«Ok, bacino?»
«Vada pure per il bacino»
Smackkkkkkkkkkkk

E mentre quei due cazzeggiavano nell’ala antica del cimitero una giovane strega, lontana dalla nottità e dalle feste a tema, seduta su una vecchia bara vuota scriveva qualcosa…

«Eccomi ora in questo piccolo cimitero di campagna, io che ero abituata agli sconfort di quel vecchio loculo di quel paese abbandonato, mah, chi me lo doveva dire»

Genenetrella, china sul foglio scriveva, scriveva, scriveva, sì, ma cosa?


«Care colleghe stregonze come ogni anno vorrei incontrarvi al nostro notturno e inconsueto ritrovo nella foresta dei Becchinflower, sto organizzando una cerimonia per le stregosivizie che ancora non sanno di essere streghette, con i loro comportamenti altezzosi, i labbroooni oni silisconati e le scapigliature biondo sciapito tendente alla tendenza stanno mettendo a repentaglio l'onorabilità della nostra categoria.
Dobbiamo iniziarle all'arte magica e al contempo consigliarle, se mai avessero dubbi, sul comportamento da adottare quando alla vista d'un masculdefunto si eccitano al solo pensiero di possederlo ma non riescono a fare una mazzancolla di niente se non usano le pozioni che solo l'esperienza nostra può consigliare.
Allora vi aspetto tutte nel giorno stabilito.
Ho appena aperto la mia vecchia bara e ho dato la libertà a tutti quei vermetti affamati rintanati in un angolino, troveranno qualche putridino corpo da addentare e così placare gli spasmi della fame.
Raccomando la massima puntualità, ci sarà una bella sorpresa per tutti: un nuovo magico rito»

Un semplice soffio e il postimorto della premiata Posstemorte e teleinumazioni  si presentò a ritirare la missiva che con notevole ritardo mortuario giunse  puntuale alle streghe dei dintorni esumate e non, circa cento anni dopo…

Arrivò il giorno e ogni cosa andò a compimento e compita si posò nel riposo eterno delle cose.

Nella notte buia occhi accesi illuminavano la foresta.
Allo sguardo attento celato dietro le fronde apparvero per incanto numerose figure leggere come farfalle, alcune volteggiavano attorno ad altre che a loro volta giravano attorno a una fiamma che ardeva scoppiettando girando a sua volta sopra il fuoco che a sua volta girava nell’aria che sempre a sua volta girava sopra gli alberi e insomma era un giramento totale di giramenti.
Alcune spiccavano per la loro capigliatura chiara e sotto la luce della luna a falce parevano bianche e poi i colori sparirono perché con gli aumenti in bolletta fermo loculo si spense tutto e si procedette a lume di candela riciclata col grasso del pipì di Strello, uno stregone oramai decrepito e inservibile...

«Finalmente care colleghe il famigerato giorno è giunto, non dobbiamo sprecarne neppure un attimo le sivizie si preparino, si spoglino dei loro supposti presuntuosismici e facciano accetta dei buoni consigli atti a raggiungere il solo piacere, i desideri devono essere soddisfatti e non ci sarà uomo o donna che possa resistervi, parola di Genenetrella figlia di Genutrello il Pipistrello e mo' che ve lo sto a dire a fare che ce lo sapete già.
Uhm… Qualcuna puzza di morto, bene, sarà più efficace il richiamo di qualunque essere in presunta precoce ingrifatura da grifone che non grifa da mille anni»

E così tra suoni di flauto che scivolavano nell'aria il rito e la sua formula ebbe fini senza inizio o ebbe morte senza vita oppure… insomma qualcosa ebbe anche se non si capisce cosa.
A peroposito la maledetta cena delle streghe non si tenne mai in quanto che, erano proprio tutte delle streghe...

Tratto da “Quando i morti erano vivi”.

Edito da Starswriters Free Editor
per Genoveffa Frau & Giancarlo Gravili
copyright©oct2021

2La cena delle streghe Empty Re: La cena delle streghe Gio Ott 14, 2021 3:14 pm

Licia

Licia
Mamma Orsa
Mamma Orsa

Sorelle e sorellastre streghe non lasciatevi spaventare dei morti vivi e neppure dai vivi morti! Continuate ad eccitare i mascoli vivi e quelli morti. E' il nostro compito nella vita non vita. La cena delle streghe 1f600 La cena delle streghe 1f601 La cena delle streghe 1f604 La cena delle streghe 1f61b La cena delle streghe 1f620

A Genoveffa Frau piace questo messaggio.

3La cena delle streghe Empty Re: La cena delle streghe Ven Ott 15, 2021 8:55 am

Genoveffa Frau

Genoveffa Frau
Master of Horse
Master of Horse

Le streghe novizie non hanno i poteri delle streghe anziane, devono apprendere tanto prima di esercitare e mettere in pratica le loro funeralmagie!

A Genoveffa Frau piace questo messaggio.

4La cena delle streghe Empty Re: La cena delle streghe Ven Ott 15, 2021 11:34 am

Licia

Licia
Mamma Orsa
Mamma Orsa

Se lo trovo facilmente metto anche io un racconto sulle streghe

A Genoveffa Frau piace questo messaggio.

Contenuto sponsorizzato



Torna in alto  Messaggio [Pagina 1 di 1]

Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.