Vagava nei siti letterari in cerca di visibilità.
Si chiamava Si-Mona naturalmente nome rivestito all'occaso, preso in prestito per non farsi riconoscere.
Non era riuscita a reprimere le sue strane voglie oltraggiose neppure con le sedute dallo strizzacervelli a cui all'occorrenza faceva riferimento.
I suoi problemi erano iniziati dall'infanzia, avendo sofferto del complesso d'Edipo, alla morte della sua mamma erano iniziate le sue manie persecutorie, una sorta di vendetta verso le persone che manifestavano gioia per la vita e la famiglia, quella che amava e odiava in egual misura rapportandola alla sua disastrosamente estinta.
Era un caso clinico complesso e i manicomi erano stati chiusi da tempo.
Un caso da tenere sotto controllo poiché le sue manifestazioni divenivano sempre più maniaco compulsive e avrebbero potuto creare seri danni a inconsapevoli individui capitati per caso sul suo cammino persecutorio.
Abitudinaria in numerosi eccessi, sfoggiava plurime fasulle identità, iscrivendosi, vomitando i suoi veleni e al contempo cancellandosi a più riprese soddisfatta del colpaccio inferto ma altrettanto
consapevole d'essere prima o poi individuata.
Essendo radicata all'interno del circuito predominante, velocemente depennava i suoi commenti obbrobriosi risparmiando le risposte stizzite delle persone coinvolte, facendo comparire queste ultime come maleducate e irriverenti senza motivazioni.
Le vittime ormai stanche fotografavano le sue provocazioni come prove inconfutabili.
Il suo perfido gioco ormai scoperto non produceva nessuno stupore, avremmo saputo a breve termine quale pena le o gli sarebbe stata inflitta, per i suoi ripetuti reati diffamatori senza contare la volontà premeditata di compiere azioni di stalker.
Ormai individuata/o era solo questione di tempo, chissà se avrebbe ancora potuto tenere le mutande dopo i vari risarcimenti dovuti alle vittime.
Vedremo presto gli sviluppi di questa losca faccenda.
Genoveffa Frauopere2021
Si chiamava Si-Mona naturalmente nome rivestito all'occaso, preso in prestito per non farsi riconoscere.
Non era riuscita a reprimere le sue strane voglie oltraggiose neppure con le sedute dallo strizzacervelli a cui all'occorrenza faceva riferimento.
I suoi problemi erano iniziati dall'infanzia, avendo sofferto del complesso d'Edipo, alla morte della sua mamma erano iniziate le sue manie persecutorie, una sorta di vendetta verso le persone che manifestavano gioia per la vita e la famiglia, quella che amava e odiava in egual misura rapportandola alla sua disastrosamente estinta.
Era un caso clinico complesso e i manicomi erano stati chiusi da tempo.
Un caso da tenere sotto controllo poiché le sue manifestazioni divenivano sempre più maniaco compulsive e avrebbero potuto creare seri danni a inconsapevoli individui capitati per caso sul suo cammino persecutorio.
Abitudinaria in numerosi eccessi, sfoggiava plurime fasulle identità, iscrivendosi, vomitando i suoi veleni e al contempo cancellandosi a più riprese soddisfatta del colpaccio inferto ma altrettanto
consapevole d'essere prima o poi individuata.
Essendo radicata all'interno del circuito predominante, velocemente depennava i suoi commenti obbrobriosi risparmiando le risposte stizzite delle persone coinvolte, facendo comparire queste ultime come maleducate e irriverenti senza motivazioni.
Le vittime ormai stanche fotografavano le sue provocazioni come prove inconfutabili.
Il suo perfido gioco ormai scoperto non produceva nessuno stupore, avremmo saputo a breve termine quale pena le o gli sarebbe stata inflitta, per i suoi ripetuti reati diffamatori senza contare la volontà premeditata di compiere azioni di stalker.
Ormai individuata/o era solo questione di tempo, chissà se avrebbe ancora potuto tenere le mutande dopo i vari risarcimenti dovuti alle vittime.
Vedremo presto gli sviluppi di questa losca faccenda.
Genoveffa Frauopere2021