Ora che viene la Notte*
Io apro la porta proibita.
Io lascio le scarpe di fuori
Nell’ampio silenzio notturno.
Io ascolto:
Son voci di bimbi, latrati di cani
Son grida, sussurri, bisbigli.
E’ un mondo perduto, finito, passato
Che torna in un’ora
Sfuggita dal tempo che conta le ore.
E’ un’ora che è fuori dal gioco,
Dal ritmo del vado e non torno
Quell’ora soltanto sognata
(Oppure vissuta?)
Mi viene ogni notte donata.
Io lascio la voce
In quel luogo e in quell’ora.
Poi torno al mio letto.
Il buio mi avvolge
Con mani di madre.
Il silenzio mi copre
Di un dolce tepore-