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l'ultimo u tente o se preferite Biriboribù di Geno e Gian

3 partecipanti

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Giancarlo Gravili

Giancarlo Gravili
Admin Master & Commander
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L’ultimo u tente o se preferite Biriboribù



Questa che vi voglio raccontare è la storia di Biriboribù un ragazzo che per la paura di trovarsi senza niente scalò il monte Zompasù…

In questo momento l’autore e latore di codesto racconto è indisposto e non ha intenzione di continuare la narrazione e poi egli non è il solo a scrivere.
«Autore cosa accade?»
«Voglio i diritti se non non scrivo e non scrive nemmeno la mia collega»

Dopo un’interpellazione parlamentare promossa dal gruppo dei bocciati su Noisebook si è deciso di concedere un vitalizio cospicuo agli autori che acconsentono a continuare il racconto previa anche cospicua donazione a loro favore.

Biriboribù sentiva su di sé come una maledizione e andava in giro col capo sempre chino col timore d'essere chiamato a fare la fine dell'imsputato alla fiera dell’est perché quella dell’ovest era chiusa causa covid.
Gli amici lo chiamavano u tente, per via d’un dentone centrale a mo d’uncino e per quella sua innata passione di essere sempre sui gruppi di chat sul web. Egli era considerato un per dente e in ogni circostanza venisse coinvolto, nonostante la sua ritrosia, veniva circondato dalla peggiore compagnia possibile.
Un giorno Biriboribù si ritrovò immischiato in una faccenda poco chiara per questioni d’un lascito particolare di un vecchio zia o zio o nonna, nonno, nipote, cugino, figlio, figlia, bisnonno, trisavolo… che imponeva per il suo accollo gratuito una scalata al famoso monte Zompasù senza ausilio di ramponi, rampini e cojoni.
Allora per evitare tale impresa il nostro Biriboribù s’ingegnò di fingersi un bis nipote, ultimo di una facoltosa dinastia estinta del Regno delle due Cecilie (Due sorelle molto formose), avente l’unico diritto di successone dinastico del lascito spettante come da bustarella al prima nominato succitato.
Insomma era egli ma non era lui e si fece causa pure da solo per confondere le acque e papparsi il lascito senza dover scalare e qua ci ripetiamo.

I fatti andiedero in cotesto modo: Egli avrebbe fatto la sua comparizione dal notaio all'apertura del testamento senza parlare, ma solo mostrare un vecchio testamento successivo al precedente depositato, travestendosi da bis nipote e nel frattempo un suo amico travestito da lui stesso faceva la sua parte e non ce sto a capì na mazza.
Bruiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Riepilogo necessario.
Allora essendo olografo il testamento non avrebbero dovuto contestarlo ma il fantomatico bis nipote, con atto certificato dimostrava d’esser era stato concepito dal suo trisavolo zio con l'ultima governante che aveva giaciuto con lui e quindi spettava tutto a lui e non all’alter ego e quindi non necessitavasi della prova della scalata al monte Zompasù e quindi sta cavolo d’eredità gliela potevano dare subito senza tutti sti minchiamenti che ci aveva pure da pagare il complice che s’era vestito da lui e…

A conti fatti il notaro non fece eccezioni e il complice essendo complice dichiarò di non porre pure lui eccezioni e nessuno poté opporre eccezioni che erano tutti in preda a delle eccezioni pruriginose che il notaro chiese a taluni di grattargli la schiena e dopo come entrato in un limbo spazio temporale prese a ripetere tutto il racconto che gli autori stanno scrivendo.
«Dunque signori i fatti andarono così»
Buuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu, ma li sappiamo i fatti!

E noi ve li diciamo di nuovo...

Il suo ruolo era semplice, doveva attenersi alle istruzioni e non proferir verbo, mostrare solo la carta che canta, (modo di dire), fingersi leggermente disturbato di mente, non doveva poi fingere più di tanto, dall'aspetto purtroppo era tale e quale, con frequenti tic che lo costringevano a movimenti involontari, specialmente quando si agitava o era preoccupato per qualcosa, non riusciva a frenare soprattutto il gesto dell'ombrello. Se poi giungeva musica da qualche parte, il movimento assomigliava a un nuovo ballo da lui inventato, chi lo osservava non poteva non imitarlo e tutto finiva in gran bolgia o assembramento. Per fortuna il suo udito era claudicante come lui, tutto poteva restare contenuto nello studio notarile, solo pochi movimenti e avrebbe stupito solo i testimoni presenti. Aveva una fortuna a portata di mano e non aveva neppure realizzato come avrebbe potuto cambiare la sua vita, poiché i furbastri lo avevano coinvolto senza rivelargli la verità.

Ecco ora cari lettori sarete totalmente rincoglioniti e non ci avrete capito una benemerita merita che se non ci fosse lo schermo davanti ci avreste strangolato e pure menato ma siccome noi siamo dietro lo schermo stiamo al sicuro e non ci potete toccare e vi dovete sorbire sti due autori de grande fame.

«Dottor Agismodo non ha mica visto in giro quei due pazzi scappati dalla sala tortura del manicomico per letterati?»
«Chi, quelli che si credono scrittori e vogliono vendere a tutti una copia del silenzio delle ninfee?»
«Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, proprio loro, ogni volta scappano e dobbiamo sudare sette camicie per riacchiapparli e rinchiuderli»
«Infermiere, provi nella sala video, mi sa che sono lì con il retino in caccia di bruchi volanti, questi una ne fanno e una ne pensano che di più non sanno e poi cercano pure di vendere i film al cinema»
«Grazie dottore»
«Ah, infermiere, mi faccia una cortesia, siccome sarò impegnato per un po’ cerchi di non farmi disturbare da nessuno»
«Ma cosa ha da fare?»
«Devo finire di scrivere il racconto di Biriboribù»

Dunque c’era un ragazzo di nome Biriboribù che doveva ricevere un eredità ma per averla avrebbe dovuto scalare il monte Zompasù e… bla bla bla...

(Autori Genoveffa Frau e Giancarlo Gravili
copyrigth2021)

A Genoveffa Frau piace questo messaggio.

https://thejarofpoetry.forumattivo.com

Genoveffa Frau

Genoveffa Frau
Master of Horse
Master of Horse

Certo che sono strani questi autori, che strani personaggi, nei loro scritti vogliono far scalare pure il monte Zompasù, importante non Zompigiù il ragazzo!

Licia

Licia
Mamma Orsa
Mamma Orsa

Come sempre mi succede con voi, mi comincia a girare la testa fin dalle prime righe ma proseguo divertita

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